Due settimane fa, a margine della festa di Lewis Hamilton per il quinto titolo mondiale del pilota inglese, Seb Vettel era sconsolato, salvo pronosticare che in Brasile sarebe stato di nuovo carico per aiutare la Ferrari a lottare per il titolo costruttori, dove la distanza dalla Mercedes è di 55 punti.
Così è stato, ma anche ad Interlagos il tedesco si è macchiato di un errore, seppur veniale: non aver spento il motore durante la pesa. Una distrazione motivata dalla pioggia che in quel momento stava cadendo sul circuito, ma il richiamo e la successiva punizione dei commissari non sono piaciuti a Vettel. Il ferrarista è stato giudicato colpevole di aver violato l’articolo 12.1.1 i. del Codice Sportivo FIA e l’articolo 29.1.
Il tedesco avrebbe dovuto spegnere il motore per essere spinto sulle bilance direttamente dai commissari senza danneggiare l’attrezzatura, ma se l’è cavata con una reprimenda e 25.000 euro di multa, senza penalizzazioni sulla griglia.
Seb è stato polemico nelle interviste del post-qualifiche: “Non voglio dire nulla, forse è meglio che stia zitto. Non dovrebbero nemmeno chiamarci quando ci sono delle condizioni meteo così variabili perché dall’interno dei box non puoi vedere cosa succede all’esterno, quindi ci si deve fidare del giro messo a segno in precedenza e delle comunicazioni con il muretto”.
Questo invece il commento di Vettel sulle prove: “Alla fine sono contento di come è andata oggi. Peccato per il piccolo bloccaggio alla curva 8, ma comunque siamo molto vicini alla Mercedes”.