Walter Zenga non ha nessun dubbio: in futuro allenerà l’Inter. L’attuale tecnico dell’Al Nasr è certo che il suo sogno di sedere sulla panchina nerazzurra si avvererà. “I numeri dimostrano che il mio lavoro è continuativo. Il punto di riferimento era continuare a fare come nella carriera da giocatore, ho avuto la fortuna di avere un talento, Dio me lo ha dato, l’ho continuato a usare, non l’ho buttato via. L’ho usato per fare una carriera importante anche da allenatore. Un giorno allenerò l’Inter, lo so, baso la certezza sulla mia personalità, sulla mia forza e sulla mia capacità di arrivare dove voglio” ha raccontato l’ex ‘Uomo Ragno’ in un’intervista rilasciata a Rai Sport.
Fino ad ora, però, il desiderio non si è ancora avverato: “Evidentemente fino ad ora non c’è sta l’opportunità. Ho 52 anni anagraficamente, ma al livello di allenatore è come se ne avessi 42. So che prima o poi arriverà mio momento” la motivazione addotta da Zenga, che non indica i nerazzurri come favoriti per il titolo di campione d’Italia: “Lo scudetto? Visto quello che sta accadendo il mio podio è: Juventus, Napoli e Inter”.
“Cosa mi manca del calcio italiano? La quotidianità dello spogliatoio in Italia, le chiacchierate con i miei dirigenti, i confronti, ma anche i conflitti. Il miglior portiere? Sempre Buffon, per carisma, per professionalità e per onestà. Ovviamente non ha più la reattività di prima, ma la sopperisce con la grandissima professionalità che ha”.