Il manager della MotoGp: “E’ suggestivo ma sbagliato affermare che Valentino Rossi ha continuato a correre in moto per così tanti anni per colmare il vuoto lasciato da Marco Simoncelli”.
Il manager della MotoGp Carlo Pernat in un’intervista a Mowmag è tornato a parlare del rapporto tra Valentino Rossi e Marco Simoncelli, a quasi 10 anni dalla morte del Sic: “Affermare che Valentino Rossi ha continuato a correre in moto per così tanti anni per colmare il vuoto lasciato da Marco Simoncelli o per provare a dedicargli un titolo mondiale è sbagliato. Ed è anche ingiusto verso un pilota che ha scritto la storia del motociclismo moderno. E che non ha smesso prima solo perché aveva semplicemente voglia di correre ancora”, ha chiarito l’ex procuratore del Dottore.
“So che qualcuno ultimamente ha provato a dire che Vale non avrebbe corso così a lungo se Marco non ci avesse lasciato così presto – ha continuato Pernat -. Io non sto nella testa di Valentino Rossi, ma penso che sia una boiata assurda. Si volevano un gran bene, erano amici, su questo non ci sono dubbi. Come non ci sono dubbi sul fatto che Marco sia stato l’unico avversario che Vale non avrebbe voluto sbranare, ma di sicuro avrebbe continuato a provare a batterlo”.
“Discorso diverso, invece, è affermare che se Vale avesse vinto il decimo, sicuramente le prime quattro parole che avrebbe pronunciato sarebbero state ‘questo è per Marco’. Non ho dubbi che sarebbe andata cosìn el 2015 avremmo assistito alla dedica più potente nella storia delle corse”, ha concluso.