Le parole di Danilo Petrucci
Danilo Petrucci è stato ospite dell’ultima puntata di di #atuttogas, il podcast di Moto.it. Ovviamente si è parlato della sua partecipazione alla Dakar. “E’ una gara durissima, lunghissima, non solo per i chilometri che si fanno in una singola giornata. E’ infinita, dopo un po’ perdi il conto delle tappe, non sai più che giorno sia… Questa gara ti porta allo stremo delle forze fisiche e mentali. E’ durissima, te ne succedono di tutti i colori, ma è affascinante, condividi l’esperienza con tantissime persone. Sono sempre stato “anti-social”, ma ho voluto raccontare questo mondo attraverso le mie dirette. E’ stata una bellissima esperienza. Ci devo riflettere, ma penso che la rifarò, mi piace: in questa gara non ho tutte le limitazioni che avevo con una MotoGP. Anzi, sono fortunato a essere bello grosso: sono arrivato alla fine, nonostante tutte le botte che ho dato. All’inizio ho faticato a entrare nella filosofia di questa gara, perché non puoi controllare tutte le variabili, come fai invece in MotoGP. E ho anche avuto tanti problemi tecnici, si è perfino rotto il mono: per questo sono caduto nell’ultima tappa, a tre chilometri dal traguardo”.
Chiosa su futuro: “Sicuramente vorrei tornare alla Dakar, anche se con KTM ci sono state delle incomprensioni. Sono invece contento di essere rimasto in ottimi rapporti con Ducati e con le persone di Borgo Panigale e che mi abbiano voluto per andare in USA, anche se ancora non è ufficiale… Ho fatto questa scelta per fare una nuova esperienza, in un altro continente. Vorrei trovare il modo di continuare a fare la Dakar, ma facciamo una cosa per volta. In America vorrei ricostruire il “mio” Danilo, così come si è visto alla Dakar: tornare a divertirmi. Mi hanno detto, che non mi avevano mai visto così felice come lo sono stato alla Dakar”.