Il centauro della Honda Jack Miller vince un incredibile Gran Premio d’Olanda. Ad Assen la pioggia la fa da protagonista e costringe gli organizzatori a dividere la gara in due tronconi: gode Marquez, che arrivato secondo consolida la sua leadership in classifica generale. Sul podio anche Pol Espargarò.
Piangono i rivali del catalano: Valentino Rossi cade quando si trova in prima posizione, tradito dalla pista bagnata. Per il Dottore è una enorme occasione perduta, ora il distacco da Marquez in classifica si fa importante (42 punti). Male anche Lorenzo, finito decimo. A terra, con rimpianti visto che lottavano per i primi posti, anche Dovizioso e Petrucci. Iannone cade ma poi riesce a recuperare fino al quinto posto. Anche Pedrosa out.
La gara è una vera e propria Odissea: alla partenza, Rossi prende la testa davanti a Dovizioso, Iannone, scattato ultimo, è già ottavo dopo un giro mentre Lorenzo è visibilmente in difficoltà sotto la pioggia.
Il diluvio si intensifica, e sale in cattedra il sorprendente centauro colombiano del team Aspar, Hernandez, che prende incredibilmente il comando alla terza tornata. Iannone risale fino al quinto posto, mentre sprofonda Lorenzo: il campione del mondo in difficoltà sotto la pioggia precipita fino al penultimo posto.
Nel diluvio i riflettori sono sulla battaglia mozzafiato del quartetto di testa, Dovizioso-Petrucci-Rossi-Redding, mentre Marquez arranca al quinto posto e Iannone cade al tredicesimo giro.
Bandiera rossa al quindicesimo giro: gara sospesa e si riparte dopo mezz’ora, i distacchi sono neutralizzati.
Non piove più, ma la pista umida è traditrice: ne fanno le spese gli italiani. In serie, cadono Petrucci, Dovizioso, e Rossi, che si stavano giocando il primo posto.
Dopo l’ecatombe di italiani Marquez si ritrova così incredibilmente al comando, e si accontenta cautamente della seconda posizione, lasciando passare Jack Miller.
Sul traguardo, primo l’australiano davanti a Marquez, Redding, Pol Espargarò, e Iannone.