Ducati, Jack Miller spazientito per le polemiche sul gioco di squadra
Le polemiche sul gioco di squadra tra le 8 Ducati per aiutare Pecco Bagnaia hanno spazientito Jack Miller, che in un’intervista a Motorsport ha voluto mettere le cose in chiaro: “Ho la sensazione che tutti abbiano un’opinione sui costruttori italiani. Se si guarda alla Formula 1, la Ferrari viene presa di mira a prescindere dalle decisioni prese. Lo stesso vale per la Ducati. E questo accade perché i volti dei boss sono molto visibili, sono come dei personaggi e questo li rende più vulnerabili, li espone molto più degli altri. Chi criticheranno alla Yamaha, Lin Jarvis? Lin Jarvis lavora alla Yamaha, quindi è diverso. A parte questo, la Ducati ha le sue carte, ma ci sono molte variabili”.
Sugli otto piloti in griglia: “Ma cosa succede se nessuno di questi piloti è in testa? Allora, nessuno dei piani che puoi progettare ha senso. Secondo me, quello che è successo a Motegi, in mezzo al gruppo, tra Pecco ed Enea, non sarebbe dovuto accadere. E’ stato stupido, è stato un esempio di un pilota che non aveva le idee chiare in quel momento. Mi sono già trovato in quella posizione, con Dovizioso ed anche con Bagnaia. E sono stato molto chiaro sul mio ruolo. Non c’è gloria nel lottare per il quarto o quinto posto”.