Il dispositivo holeshot resta al centro delle discussioni, ma la Dorna ha le idee chiare.
Infuriano le discussioni nel paddock di MotoGp sul dispositivo holeshot introdotto due anni fa per le partenze e ormai usato da tutte le scuderie. Il sistema, in grado di abbassare la moto, viene azionato manualmente dal pilota e viene ora utilizzato anche in fase di gara: il dispositivo è stato apertamente criticato da Marc Marquez, che lo ritiene inutile per lo show e rischioso per i piloti.
Il centauro catalano è appoggiato dai colleghi della Suzuki Joan Mir e Alex Rins, ma il resto dei piloti sembra favorevole. “Pericoloso? Ma è mai successo qualcosa? Non capisco questa affermazione. Se la vuole buttare sulla pericolosità deve dirmi quando mai è stato pericoloso. Secondo me aiuta la partenza e la rende meno pericolosa”, ha detto il team manager Ducati Tardozzi. Pecco Bagnaia è stato più pungente: “Forse dice così perché il loro forse non funziona bene”.
Anche la Dorna ha preso posizione: Carmelo Ezpeleta è stato chiaro, la tecnologia non si può fermare. “La mia opinione è che ci sono standard tecnici accettati da tutti i costruttori. Inoltre, possono essere modificati solo se tutti i costruttori sono d’accordo”, ha detto ad As.
“L’holeshot non cambierà in questa stagione né in futuro. Le regole sono quello che ci sono. O tutti dicono no o non si cambia. Questo è chiaro. Abbiamo regole che sono state raggiunte per consenso e quelle regole sono valide per tutti e tutti fanno le moto con quelle regole. C’è un accordo in base al quale il regolamento tecnico a stagione MotoGP in corso non viene modificato se tutti i produttori non sono d’accordo”.