Il team manager della Ducati Davide Tardozzi in un’intervista al Corriere dello Sport fissa l’obiettivo della scuderia di Borgo Panigale: “Nel 2017 proveremo a stare sempre lì davanti con i migliori, cercando di vincere il titolo. Quando una casa prende un tre volte campione del mondo non ci si può più nascondere dietro ad un dito. L’obiettivo è il mondiale entro il 2018. Ci diamo due stagioni di tempo ma quella che io chiamo l’”era Dall’Igna” fino ad oggi è stata estremamente positiva se ci ha consentito di ingaggiare un pilota del calibro di Lorenzo”.
Le ali proibite dall’anno prossimo: “E pensare che in Ducati erano state pensate proprio per migliorare la sicurezza. Gli spoiler rendevano la moto più stabile sul rettilineo, in frenata e diminuivano le impennate nella fase di accelerazione. Il fatto che tutti ci abbiamo copiato ci ha dato ragione, persino quei piloti che dicevano che le ali non servivano a niente e ora si sono resi conto di quanto meno stabile sia la moto in frenata, tanto per non far polemica… Ma dal 2017 dovremmo farne a meno. Sottolineiamo che così la sicurezza è diminuita, non aumentata”.
“Recupereremo il carico perso con l’abolizione delle ali con prove di bilanciamento. Dovremmo trovare anche la stessa trazione. Cercheremo un compromesso, perché se la moto accelerasse senza ali come con gli spoiler questi non sarebbero serviti a niente. Abbiamo ovviamente fatto anche degli studi in galleria del vento. Quali? Ce li teniamo per noi, scusateci”.
I rivali più pericolosi, tra Yamaha e Honda: “Entrambi, perché entrambi hanno in squadra piloti campioni del mondo che ci hanno già mostrato di cosa sono capaci. Senza dimenticare la Suzuki con Iannone, un pilota di cui abbiamo grande rispetto”.