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Le parole di Dall’Igna
Il Direttore Generale di Ducati Corse Luigi Dall’Igna ha parlato su Linkedin dopo i test invernali: “Dopo Barcellona, Malesia e Thailandia possiamo sicuramente ritenerci soddisfatti dei risultati di velocità mostrati nelle sessioni di test. L’obiettivo che ci eravamo prefissati, così come la filosofia da applicare, era chiaro e condiviso con i nostri piloti: solo ciò che era ovviamente migliore nella versione 2024, doveva essere applicato subito, fin dalla prima gara. Il resto sarà invece valutato con calma, ulteriormente migliorato e attuato nel corso della stagione, che si preannuncia più lunga che mai”.
“Non è un concetto facile da spiegare, ma non tutte le evoluzioni hanno solo aspetti positivi. La maggior parte, infatti, implica sia vantaggi che svantaggi e, a seconda della pista o delle condizioni oggettive, uno potrebbe prevalere sugli altri. Il lavoro da fare durante i test è quindi quello di giudicare se una soluzione tentata su pochi tracciati e magari spesso in condizioni di grip molto particolari possa essere migliorata complessivamente, almeno sugli otto-dieci tracciati su cui si snoderà l’inizio della stagione”.
“Per quanto riguarda il motore, già a Barcellona era chiaro che, seppur vantaggioso in termini di prestazioni e facilità di guida, rivelava una gestione del freno motore più complicata. Eravamo quindi già in parte preparati a confermare la versione 2024 e tutto era pronto per quella scelta. Il pacchetto aerodinamico, invece, si è rivelata la decisione più difficile. Ha portato indubbi vantaggi, soprattutto su una pista come la thailandese di Buriram, ma ha rischiato di portare svantaggi su piste con curve più veloci come Argentina e Qatar”.
“Abbiamo preferito prudenza, con l’intenzione di provarla nuovamente con alcuni aggiornamenti nei prossimi test di Jerez. Il forcellone e il cambio, invece, hanno superato il test mentre il nuovo abbassatore verrà ancora valutato durante i weekend di gara. Sarà sicuramente un Mondiale molto combattuto durante il quale molte case costruttrici e molti piloti diranno la loro, ma come sempre saranno l’equilibrio e la competitività su ogni pista a fare la differenza”.