Guido Meda ha voluto raccontare a caldo le sue sensazioni pochi minuti dopo l’annuncio del prolungamento contrattuale di Valentino Rossi con la Yamaha fino al 2020.
“Sinceramente me lo sentivo – ha raccontato in diretta su ‘Sky Sport‘ il popolare telecronista -. In tutti questi anni ho preso la patente A di Rossologo e ho un po’ capito le dinamiche dietro le scelte del Dottore. Lui ha sempre detto che smetterà quando si sarà stufato. E ritengo che a determinare questo prolungamento siano intervenute due cose. La Yamaha, che lui pensa funzioni bene a dispetto delle difficoltà sull’elettronica che spera sistemino presto, e il fatto che lui è ancora motivato”.
“Rossi se ne infischia del concetto per cui è bene ritirarsi all’apice, anzi quel momento potrebbe anche essere già passato, nonostante a mio giudizio Rossi sia sempre all’apice – ha aggiunto Meda -. Comunque io sono d’accordo con la sua scelta. Finché uno si diverte, è competitivo e sta bene perché dovrebbe smettere? In più non c’è un limite d’età oltrepassato il quale bisogna andarsene”.
Infine un giudizio sugli equilibri della MotoGP 2018 pronta ad accendere i motori: “Dovizioso parte molto bene, qualcuno dice che questo inverno sembrasse essere fin troppo tranquillo. Non esageriamo, si fa sempre fatica a guidare quella moto, ma il suo feeling è rimasto alto come l’anno scorso. Il candidato a contendere a Marquez il titolo resta lui, occhio però anche a Lorenzo e alla Suzuki“.