Honda-Ducati, è guerra

In MotoGp è ormai deflagrato il caso relativo alle ali della Ducati.
 
Il direttore generale Gigi Dall’Igna ha rivelato a Motorsport.com che il dossier sulla sicurezza che è stato presentato alla riunione MSMA non è stato nemmeno discusso: “Si prende un pretesto per togliere un vantaggio”.
 
Infastidio anche Paolo Ciabatti, responsabile del programma MotoGP: “Ci urta il fatto che si utilizzino argomenti poco oggettivi per demonizzare le ali. A mio parere l’Honda ha dato precise istruzioni ai suoi piloti per criticarle sempre: Pedrosa di solito ne evidenzia la pericolosità, mentre Marquez si lamenta delle turbolenze. La Ducati, invece, ha portato una proposta seria per cercare di migliorarne la sicurezza, ma qualcuno non ha voluto nemmeno discutere sull’argomento. Segno che dall’altra parte hanno un solo obiettivo: vietarle!”.
 
Gigi Dall’Igna rincare la dose:“E’ un anno e mezzo che la Ducati usa le ali. Lo sviluppo era nato tempo fa, ma prima erano utilizzate solo saltuariamente. Ne abbiamo studiate di tipi diversi, a seconda delle piste su cui andavamo a correre. Non ci è mai stato chiesto niente riguardo agli incidenti in cui sono stati coinvolti i nostri piloti in questo lasso di tempo e nessuno si è mai fatto male in questi contatti. A cominciare da quello che ha scatenato questa polemica, quello alla prima curva del GP d’Argentina tra Iannone e Marquez”.
 
“Vogliono togliere un vantaggio della Ducati? Ritengo che tutte queste polemiche siano il frutto del fatto che gli altri Costruttori hanno visto la Ducati in vantaggio su questo fronte, essendo partita prima degli altri. Cercano delle scuse per eliminare questo vantaggio che ci siamo portati a casa in maniera assolutamente legittima”.

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