L’Inter, a tutti i livelli, carica Valentino Rossi.
Dopo lo striscione apparso in Curva Nord durante la partita contro la Roma, anche la società ha voluto fare qualcosa per spronare il Dottore, tifosissimo nerazzurro, nella corsa al Mondiale.
Mancini, ma anche Zanetti e Stankovic, hanno posato con una speciale maglia con il numero 46 e l’hashtag che ormai sta spopolando #iostoconvale.
“Forza Valentino facci sognare, solo gli interisti sono capaci di imprese straordinarie”, erano state le parole scritte dagli ultras del club meneghino.
Nei giorni scorsi anche Materazzi aveva detto la sua: “A pensare male, è vero, si fa peccato. Ma quasi sempre ci si azzecca. E Valentino infatti aveva visto giusto giovedì scorso quando in molti lo avevano accusato di voler alzare la tensione. Aveva capito di essere circondato: lui è un campione, legge le situazioni 3-4 secondi prima degli altri piloti, ma stavolta l’ha letta… 4 settimane prima. Sono in India, non ho seguito tutta la gara perché ero in aereo, ma ovviamente mi sono informato,documentato sull’accaduto. Non ho dubbi, sto dalla sua parte: in 20 anni di Motomondiale non gli è mai successo nulla del genere, è sempre stato iper corretto. E poi proprio con Marquez, con cui si era complimentato per i 10 GP di fila e le vittorie dei Mondiali! Purtroppo anche se stiamo parlando di un fenomeno, molto probabilmente Rossi perderà il titolo. A Valencia non potrà fare il miracolo. Jorge Lorenzo merita rispetto perché è un grande pilota, Marquez no. E non c’è alcuna analogia con la mia vicenda con Zinedine Zidane a Berlino 2006. Io sono infatti l’unico a essere stato punito con due giornate di squalifica per aver provocato, in questo caso la mano è stata pesante solo con Vale. Comunque finisca, però, io sarò sempre dalla sua parte. Adesso un po’ di gente, pronta a mettere il cappello sul decimo titolo, scenderà dal suo carro. Ma questo è lo sport, è la vita. E’ già successo a me. Sta succedendo addirittura a Mourinho”.