Una bocciatura senza appello della disciplina che lo ha reso tre volte campione del mondo in carriera.
Jorge Lorenzo contro la MotoGP contemporanea. Il pilota maiorchino, che la fece sua nel 2010, 2012 e 2015, sembra non riconoscerla più. Tanto da definirla uno sport addirittura snaturato rispetto ai tempi in cui proprio lui ne era uno dei grandi protagonisti sui circuiti di tutto il mondo. E l’ex centauro di Yamaha e Ducati ha voluto spiegare più nel dettaglio quali aspetti proprio non lo convincano.
“Sono aumentati molto i rischi, ce ne siamo resi conto da spettatori e anche i piloti se ne sono lamentati tutti – ha spiegato Lorenzo in un’intervista concessa agli spagnoli di ‘AS’ -. C’è troppa aerodinamica, che crea turbolenze con cui spesso è impossibile restare vicino a chi ti precede e sorpassarlo. In più si raggiungono velocità stratosferiche, e la cosa preoccupante è che lo sono in curva. L’effetto suolo è diventato troppo importante, e può provocare più incidenti”.
“Se subisci decine di infortuni in cui ti fai anche molto male, la tua visione delle cose cambia – ha insistito Lorenzo -. Non riuscire a superare in scia è un danno per lo spettacolo, e alla gente non importa se sei un secondo più veloce. Vuole vedere i sorpassi. Questo porta anche a prendersi dei rischi in più, visto che poi ci sono anche le Sprint Race. Io però toglierei tutta questa aerodinamica, personalmente sono contento di non aver vissuto questa epoca della MotoGP in pista”.