Arriva la risposta a distanza all’indirizzo dell’ex portacolori.
Jorge Lorenzo è stato un simbolo della Yamaha per nove stagioni, durante le quali si è laureato per tre volte campione della MotoGP. Una sua recente dichiarazione sui problemi della M1, però, ha generato una risposta piuttosto secca del suo ex boss Lin Jarvis. Che, pur non menzionandolo direttamente, ha smentito le sue parole.
Se infatti Lorenzo ha rimproverato la Yamaha di non averlo confermato come tester, rinunciando quindi alla possibilità di crescere grazie alla sua esperienza, Jarvis non la pensa allo stesso modo. “Come ha già detto Quartararo, i risultati non sarebbero cambiati – ha infatti rivelato a ‘Speedweek’ -. E non credo che i nostri attuali problemi si leghino a chi è il collaudatore”.
“Stiamo lavorando con Crutchlow e siamo molto contenti di lui – ha proseguito Jarvis -. È un grande lavoratore, un pilota veloce e bravo a descrivere le sensazioni della moto in maniera dettagliata. In Yamaha lottiamo con problemi di ingegneria e sviluppo, situazioni su cui il collaudatore non incide e non è decisivo”.
Quindi una bordata ancora più chiara rivolta a Lorenzo: “Solo chi manca d’intuito potrebbe affermare che un tester incide in maniera significativa sullo sviluppo della moto. Serve che sia veloce, abbia passo e dia la sua opinione. Il resto, però, è compito degli ingegneri”, ha concluso Jarvis.