Il centauro iberico ha subìto colpi per oltre 5 secondi consecutivi.
Di solito si dice, e a ragione, che le immagini parlano chiaro. Ci sono casi però, e l’incidente di Jorge Martìn a Portimao rientra tra questi, in cui a chiarire meglio la situazione arrivano i dati diffusi dalla società che da decenni veste e protegge i campioni del motociclismo con il suo abbigliamento tecnico. Parliamo di Alpinestars, che ha rivelato i risultati emersi dall’analisi della tuta indossata dal pilota spagnolo in Portogallo. Ne esce un quadro incredibile: Martìn ha dovuto subire, nella sua caduta, ben sette colpi superiori ai 20 G di picco. Il più duro dei quali ha addirittura superato la soglia dei 26 G.
Per avere un’idea del tipo di sollecitazioni ricevute, e durate un totale di 5,2 secondi, basti pensare che i piloti di aerei da caccia in servizio sono chiamati a sopportare picchi di massimo 9 G positivi e 3 G negativi. Il picco di 26 G sopportato da Jorge Martìn nella sua caduta equivarrebbe ad un’accelerazione da zero a cento km/h in soli 0.1 secondi. Messa in questo modo, forse le sette fratture dello spagnolo sono tutto sommato un bilancio positivo…