La disperazione di Lucchinelli: ”Gli volevo bene”

Marco Lucchinelli è un uomo distrutto per la tragica scomparsa del figlio Cristiano.

“Non so cosa dirle, non so cosa dirle. Mio figlio è mio figlio. Gli voglio bene, gli ho voluto bene. E basta”. La voce rotta dal pianto dell’ex campione del motociclismo durante la breve telefonata con il Resto del Carlino. Non c’è spazio per dire o aggiungere altro, se non un telegrafico ‘mi dispiace’.

Il conducente del suv – stando a quanto riferisce Adn Kronos – risulta intanto indagato per omicidio stradale. Le cause dell’incidente sono ancora in corso di valutazione da parte dei carabinieri che stanno tentando di ricostruire la dinamica del sinistro. A quanto fa sapere di avere appreso Adn Kronos, da una prima ricostruzione sarebbe emerso che il conducente del Suv, un 48enne italiano, non avrebbe dato la precedenza alla moto di Lucchinelli nello svoltare a sinistra su via dell’Industria.
Marco Melandri, centauro di Superbike e amico di Lucchinelli, ha affidato il suo pensiero al suo profilo di Instagram: “Hai avuto una vita davvero turbolenta e spesso oltre il limite, ma in fondo eri una delle persone più buone che abbia mai incontrato… Ti chiamavo Rommel come la volpe del deserto per ironizzare il tuo modo di vedere la vita..”.

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