Il palmarès di Aprilia RSV4, moto già consacrata dalla pista e dalla critica come la regina delle superbike moderne, si arricchisce dell’ennesimo alloro. Lorenzo Savadori ed il Team Nuova M2 Racing hanno portato l’ultima evoluzione del progetto italiano davanti a tutti nel CIV categoria Superbike, al termine di una stagione trionfale, con una gara di anticipo. Il titolo è arrivato con la vittoria di oggi sulla pista di Vallelunga, dove Lorenzo ha dominato dal primo all’ultimo giro chiudendo con oltre 17 secondi di vantaggio sul primo inseguitore. In tutto Lorenzo ha colto cinque vittorie e due secondi posti nel corso dei sette appuntamenti disputati, su piste estremamente diverse e sempre contro avversari e moto di grande spessore. Quella di RSV4 è una storia che sta diventando mito: dal 2010 al 2014 ha letteralmente dominato il Mondiale SBK vincendo 7 titoli Mondiali (3 Piloti e 4 Costruttori) e conquistando 52 vittorie e 122 podi. A questi allori si aggiunge il titolo nella Superstock 1000 FIM Cup conquistato proprio da Lorenzo Savadori nella stagione 2015. Nel CIV la prima affermazione era arrivata nel 2010, nella categoria Superstock 1000, con Ivan Goi. E in ogni weekend, nei campionati nazionali di mezzo mondo c’è questa straordinaria moto tutta italiana che domina la sua categoria: è il risultato di un progetto straordinario che, evolvendosi continuamente sulla linea della avanguardia tecnologica, permette a RSV4 di vincere in pista e nelle comparative della stampa specializzata da più di dieci anni.
Per Lorenzo Savadori si tratta del terzo successo targato Aprilia, dopo il CIV 125 nel 2008 e la FIM Superstock Cup vinta, sempre in sella alla RSV4 e sempre con Nuova M2 Racing, nel 2015. Un feeling straordinario con la V4 veneta quello del cesenate, che alterna il suo impegno nel Campionato Italiano con quello di collaudatore Aprilia Racing in MotoGP.
“Sono felicissimo – ha detto Savadori -! Abbiamo raggiunto l’obiettivo, grazie a tutte le persone del Team Nuova M2 e di Aprilia Racing che mi hanno seguito. E’ una grandissima emozione riportare la RSV4 davanti a tutti. Specialmente in un campionato come quello italiano dove gli avversari, piloti e squadre, hanno raggiunto un livello molto alto. Abbiamo fatto un grande lavoro sulla 1100 per affinarla e sfruttarla al massimo su piste estremamente diverse, non sempre è stato facile ma siamo stati bravi ad arrivare in gara sempre con la possibilità di lottare”.