Le parole di Loris Reggiani
A Loris Reggiani manca già il Dottore. “Non vedo un altro Valentino Rossi all’orizzonte. C’era Marc Marquez che sembrava somigliargli molto, anche come seguito. Quanto accaduto con il Mondiale 2015 ha inciso. Lì si è giocato molto in termini di tifo. Il carisma di Rossi è difficile da trovare, un po’ come Pantani nel ciclismo o Tomba nello sci. Sono personaggi che vanno talmente oltre il loro mestiere che neanche si capisce come siano nati e cosa serva per diventare come loro”.
L’ex centauro, intervistato da Leggo, ha poi fatto il punto proprio su Marquez. “Da una parte non si può mai sapere quanto siano vere le dichiarazioni di un pilota. Marciarci un po’ per aumentare il proprio valore ci sta, lo fanno un po’ tutti. Dall’altra parte però io lo dico dallo scorso anno che non sarebbe stato più lo stesso, perché è stato fuori troppo tempo per una frattura di quel tipo. I tempi che ci sta mettendo per recuperare fanno capire che la cosa non sarà semplice. Marquez però non necessita del suo 100% per vincere, lo ha già dimostrato quest’anno. Per me il prossimo anno sarà tra quelli che si giocheranno il Mondiale, non lo vincerà a mani basse come prima, ma quel 90-95% gli potrebbe bastare”.
Chiosa su Bagnaia: “E’ un pilota che si è formato con calma per rimanere ad alti livelli. In Moto3 all’inizio non sembrava essere un fenomeno tanto che il Team Sky lo mandò a crescere altrove. Piano piano ha preso più confidenza nei propri mezzi. In Moto2 ha stravinto il Mondiale nel 2018 e in MotoGP si sta mantenendo molto competitivo. Io sono convinto che il prossimo anno sarà uno dei pochi uomini da battere. Lo ero convinto anche di Morbidelli, che è stato molto sfortunato dal punto di vista fisico, ma sono sicuro che anche lui tornerà ad alti livelli. E ha dimostrato nel 2020 di essere anche più forte di Quartararo. Morbidelli e Bagnaia sono le nostre speranze iridate. Pecco ha a disposizione poi un team molto forte e una moto di livello. L’unico che potrà dargli fastidio con la stessa moto è un altro esordiente, Jorge Martin“.