Da Luca Marini un messaggio al fratello Valentino Rossi.
Il pilota del Team Avintia VR46 in MotoGP e fratello di Valentino Rossi Luca Marini in un’intervista concessa in esclusiva a Fanpage.it racconta il suo debutto nella classe regina e il suo primo approccio con il motore Ducati. Ma anche i suoi obiettivi a corto e lungo raggio, il rapporto fuori e dentro la pista con il Dottore e gli altri amici/avversari della VR46 Academy come Pecco Bagnaia o Franco Morbidelli, con la speranza di vedere il 46 giallo in MotoGp almeno per altri due anni.
“Sono soddisfatto di questo primo approccio, sia dei test che del primo week end di gara. Però allo stesso modo mi aspettavo di essere più competitivo in gara” racconta Luca Marini a Fanpage.it e prosegue “Vorrei riuscire a guidare meglio la moto il prima possibile: sentirmi a mio agio sopra la moto, sentire che la moto fosse mia. Piano piano ci stiamo avvicinando anche se ancora ci manca un po’: in certe situazioni mi manca un po’ di feeling per esprimermi al meglio”.
Marini spiega cosa significa essere fratello di Valentino Rossi: “Ovviamente, come in tutto, ci sono molti pro e molti contro. Però alla fine penso siano stati più i pro. Direi che non mi ha né avvantaggiato né svantaggiato” e su cosa provi a correre in MotoGP con il fratello racconta “È stato bello, una grande emozione vederlo lì in griglia in mezzo a tutti gli altri piloti. Dobbiamo migliorare entrambi, le prime gare a Losail non sono andate bene, ma sono convinto che adesso faremo tutti e due un bel passo in avanti”. “Ovviamente è un avversario come un altro – spiega – . Penso che anche lui mi tratti nello stesso modo, ed è giusto così perché è anche sinonimo di rispetto. Bisogna dare il 100% per cercare di migliorarsi a vicenda, ma come accade anche con tutti gli altri piloti della VR46 Academy”.