Le parole di Marc Marquez
Marc Marquez ha fatto il punto della situazione con Autosport, in vista della ripresa della MotoGp: “Ho potuto pensare e valutare, soprattutto quando sei sereno a casa puoi pensare a cosa è successo in questa prima parte di stagione, a cosa hai sbagliato o a quello che hai fatto bene. Una delle cose che cambieremo per la seconda parte è il modo di approcciarsi alle gare. Ovviamente ho iniziato l’anno, e non lo nego, con l’obiettivo di lottare per le vittorie e per il titolo mondiale, ma per un motivo o per l’altro non siamo pronti, e non posso affrontare la seconda parte della stagione pensando alla lotta per le prime posizioni. Ho avuto troppi infortuni, è stato impossibile entrare nel ritmo e avere fiducia. Quindi l’obiettivo per questa seconda parte di stagione è quello di essere magari meno esplosivi, ma con lo scopo di provare a continuare a far crescere il progetto, oltre a ritrovare fiducia in me stesso e il ritmo gara. È da Sepang 2022 che non finisco una gara lunga, anche se a Le Mans mi mancava solo un giro, ma è impossibile prendere un ritmo del genere. Sono umano, e anche se so di andare forte in moto, avere il passo gara è un’altra cosa”.
La prima parte del 2023 è stata da dimenticare: “In questo momento bisogna avere forza di volontà ed essere disposti a fare qualche sacrificio – ha chiarito – quest’estate ho cercato di divertirmi a fare flat track, che non facevo da tempo, e guidando una piccola motocicletta. Ho cercato metodi per sfruttare il tempo libero nel miglior modo possibile, e man mano che mi sentirò meglio in MotoGP sicuramente troverò più motivazioni per lottare per le vittorie. Non possiamo nascondere la realtà, e oggi non siamo preparati a lottare per essere tra i primi cinque. Magari potrebbe accadere su alcuni circuiti, come è successo con me a Le Mans o con Rins ad Austin, ma queste sono situazioni specifiche. Ho fatto bene a Portimao e a Le Mans, ma poi da nessun’altra parte. Lo stesso lo ha fatto Rins ad Austin, ma non per il resto della stagione. Bisogna essere realisti”.
Chiosa sul passaggio di Rins in Yamaha per il 2024: “Ho sempre voluto rimanere in contatto con Alberto Puig e con il test team – ha spiegato – Bradl ha provato a Misano e a Jerez, e a Silverstone mi diranno esattamente cosa c’è di nuovo e cosa è rimasto invariato. So che il team test ha fatto bene, ma dovremo vedere se quello che hanno provato funzionerà o meno. Loro hanno continuato a lavorare per cercare sviluppi, è chiaro, ma vedremo nelle prossime gare cosa accadrà. Inoltre, è importante il test di Misano, che è l’ultimo che abbiamo ed è dove iniziano a essere testate le moto per il 2024. Il trasferimento di Rins mi sorprende, soprattutto perché lui stesso aveva detto che la Honda non era poi così male, e che con quella si poteva vincere. Eppure, in così poco tempo stava già pensando di passare a un altro marchio, il che mi stupisce, ma rispettiamo la sua decisione. Sarà perché non vede che la Honda è una moto buona, e quindi cerca un altro progetto”.