“Questa volta Dio lassù non mi ha voluto. Provo a sdrammatizzare, ma è ancora molto dura. Appena mi sono ripreso, il primario della rianimazione, Claudio Ajmone Cat, mi ha spiegato la gravità del trauma e mi ha detto che con questo tipo di trauma toracico maggiore sopravvive solo il 20 per cento dei pazienti. Lì, lo confesso, me la sono fatta addosso dalla paura”.
Lo ha detto “Corriere della Sera” Max Biaggi tre giorni dopo aver lasciato l’Ospedale San Camillo di Roma dove era ricoverato dallo scorso 9 giugno dopo l’incidente in Supermoto al circuito Sagittario di Latina. “Marquez mi ha scritto, Lorenzo dopo Assen è venuto a trovarmi, di Valentino ho letto che è stato uno dei primi a esprimere solidarietà e mi ha fatto piacere, il grande Wayne Rainey mi ha chiamato. E poi tantissimi amici famosi e non famosi, più uno che voglio ringraziare più di tutti. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò: oltre a venire a trovarmi, mi ha messo a disposizione i fisioterapisti del Coni con i quali ho iniziato a lavorare. Un gesto da sportivo e da uomo vero. Alla moto non penso proprio, non mi pare saggio. O, se ci penso, lo faccio in un altro modo” ha aggiunto.