Il Corsaro: “Il nostro rapporto è rimasto quello di anni fa, ma ripercorro quei momenti con nostalgia”.
Max Biaggi ha parlato di Valentino Rossi in un’intervista a MotoSprint: “Per quanto riguarda il nostro rapporto è tutto fermo a com’era prima, non è cambiato nulla. In quegli anni lì o vinceva lui o vincevo io, eravamo duellanti, antagonisti veri, della stessa nazionalità. Normale che si accendessero gli animi e le rispettive tifoserie. Era scontato… ma bello”.
“Lontano dalle piste, con il passare degli anni, quando ripercorro quei momenti provo nostalgia. E ho letto che anche per Rossi è lo stesso, quando parla dei nostri duelli. È stato tutto talmente intenso, nel bene e nel male, che te lo ricordi per tutta la vita”, ha spiegato il Corsaro.
Biaggi si è anche espresso sul suo trasferimento in Superbike dopo la MotoGp: “Non era una cosa che volevo fare. Quando alla fine del 2005 chiusi con la MotoGP fu complicato, perché fermarsi un anno è difficile, per noi atleti. Perdi il ritmo di gara, l’occhio non è allenato, la forma fisica ne risente… guarda cosa è successo a Marquez, per capirci. La Superbike non era un’alternativa valida per me. Quando me la proposero, subito dopo l’addio alla MotoGP, risposi di no. Poi quando si ripresentarono, cambiai idea. Non l’ho mai raccontato ma l’ho vista come una missione: in quegli anni, con i vari Bayliss, Edwards, Haga, c’erano tanti corpo a corpo, la guida non era pulita forse anche per la natura stessa delle moto, delle gomme diverse e di circuiti old style rischiosi, molti pensavano che la Superbike non fosse adatta a me e al mio stile preciso. La missione era sfatare questo mito ed è stata una sfida vinta in modo incredibile”.