“Mancherà molto al motomondiale, richiama una grande folla nei circuiti, è un’icona oltre a essere uno dei migliori piloti della storia”.
Valentino Rossi lascerà la MotoGp a fine 2021 e nel paddock ci si chiede come il Motomondiale incasserà il colpo dell’uscita di scena della sua icona più grande. L’ex centauro Alex Crivillé in un’intervista a Marca è chiaro: “Sì, penso che ci mancherà moltissimo, soprattutto il suo carisma. Tutti i piloti della MotoGp lo considerano un genio del motociclismo e continua ad essere l’idolo di molti di loro, come Fabio Quartararo, Pecco Bagnaia o Joan Mir. Valentino Rossi ci mancherà sempre perché ha fatto molto per il motociclismo, richiama una grande folla e continua a riempire di giallo i circuiti”.
Ripercorrendo la carriera del Dottore, Crivillé ricorda il primo impatto in 500: “Ho visto che aveva qualcosa di speciale. Durante il pre-campionato notai che era diverso. Era velocissimo e frenava come poche volte avevo visto. Mi fece un’entrata e non cadde, allora pensai “Non è normale, è una super fuoriserie”. Da lì ho capito che era un pilota straordinario. Il tempo mi ha dato ragione”.
Le migliori gare del Dottore per Crivillé sono “quelle di Jerez e la prima gara con la Yamaha in Sudafrica. Ma non saprei sceglierne una, anche quelle del Mugello, numerosissime, sono belissime”.
Grazie al numero 46, il motociclismo ha goduto di una popolarità senza precedenti: “A parte il naturale carisma con i tifosi, è stato anche un precursore dei festeggiamenti quando vinceva le gare. Ha inventato celebrazioni spettacolari. La sua spontaneità e la sua naturalezza attirarono il pubblico”.