Il paddock discute su possibili Gran Premi su tracciati cittadini: presto il Mandalika Circuit in Indonesia entrerà in calendario.
La MotoGp si divide sui tracciati cittadini. Presto il Mandalika Circuit, in Indonesia, entrerà nel calendario iridato. Ma la prospettiva di una corsa tra edifici, con curve più strette e poche vie di fuga non piace affatto al campioe del mondo Joan Mir: “Non ho mai visto gare su circuiti stradali, ma ho visto foto e qualche video ed è impressionante vedere in che condizioni si correva tanti anni fa al Sachsenring Non credo che in un circuito aperto possano esserci le misure di sicurezza che abbiamo in un circuito permanente. Ci sono molti ostacoli e ritengo che sia pericoloso, soprattutto considerando la potenza attuale della MotoGP”.
Contrario anche il compagno della Suzuki Alex Rins. “Mi sembra molto complicato che oggigiorno sia possibile correre su un circuito cittadino con le moto attuali e la velocità con cui stiamo andando. Anche se la sicurezza è migliorata molto, lo sono anche le prestazioni della MotoGP”.
Di parere favorevole invece Marc Marquez: “Se al momento si potesse garantire la sicurezza di un circuito urbano, con buone fughe in caso di caduta o per frenata eccessiva, tutto sarebbe vantaggioso. Penso che ci sia un progetto in questo senso, ma non so a che punto sia in questo momento. Perché non farlo? Spero un giorno di poter correre tra gli edifici perché sarebbe bello, ma dovrebbe essere molto ben organizzato, con abbastanza scappatoie e sarebbe davvero complicato”.