Honda, Marc Marquez fa chiarezza sui rumors di mercato
A pochi giorni dal Gp di Misano, nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni di “DAZN Spagna”, il centauro della Honda Marc Marquez, tra i vari temi, si è soffermato sui numerosi rumors di mercato in merito ad un suo addio anticipato alla casa giapponese.
“Se fossi l’unico pilota a non ottenere delle buone prestazioni inizierei a pensare che sono io il problema, ma non è così dato che tutte le Honda sono in difficoltà. So cosa farò nel 2024 perché ho un contratto con Honda, dopo vedremo, mi hanno accostato praticamente a tutti i team, quindi qualcuno alla fine avrà ragione. Ovviamente ho avuto dei contatti con le altre squadre, ma per rispetto di tutti non scenderò nei dettagli” ha esordito il centauro della Honda.
“Non ho mai detto che questo test sarà decisivo. Abbiamo già iniziato in Austria ad effettuare dei test con una nuova aerodinamica e proseguiremo a Misano dove inizieremo a vedere un po’ più concretamente qual è il progetto 2024 e vedremo se ci saranno dei miglioramenti. Dobbiamo cercare delle soluzioni per risolvere i nostri problemi” ha aggiunto il pilota spagnolo.
“Non sarebbe stato il primo anno in cui si poteva stare davanti con una moto inferiore. Io sono partito con l’intenzione di puntare al titolo, ma si sono messe di mezzo le cadute e le difficoltà tecniche della moto. Tutti quei colpi hanno frenato la bestia che è in me, perché ho capito che stavo sbagliando a correre prendendomi così tanti rischi. Sono caduto in tutte le gare in cui ero in lotta per il podio e da lì ho capito che si può arrivare decimi e non cadere. So che non è la mia mentalità, ma non si può iniziare a costruire una casa partendo dal tetto” ha proseguito l’otto volte campione del mondo in merito al suo approccio più conservativo.
In conclusione Marc Marquez si è soffermato sul rendimento del fratello Alex in sella alla Ducati del Team Gresini: “L’anno scorso ha faticato a trovare un posto in MotoGp, quindi gli ho consigliato di rischare e investire nella sua carriera sportiva. Per lui era l’unica opzione. Poteva provare anche la strada della Superbike o tornare in Moto2, invece adesso è tra i primi cinque in ogni gara, ma lui è sempre lo stesso. La differenza sta nella crescita della Ducati che gli ha permesso di essere più competitivo”.