Le parole di Nicolà Bulega
Nicolò Bulega vincendo Gara 1 all’Autodromo Internacional do Algarve ha conquistato il titolo del Campionato del Mondo FIM Supersport 2023. L’emiliano ha raccontato del momento di difficoltà in cui si trovava quando è approdato nel team Aruba Ducati nel WorldSSP, delle sensazioni legate all’aver avuto la meglio dei suoi avversari e di sentire il team ‘come una casa’: tanti gli argomenti toccati in questa intervista.
Bulega è approdato nel WorldSSP nel 2022 quando Ducati è tornata in Campionato schierando una Panigale V2: nella scorsa annata il rookie ha conquistato nove podi ma è all’inizio del 2023 che ha centrato la sua prima vittoria: da quel momento ne ha collezionate in tutto 16, chiudendo i giochi con tre gare di anticipo battendo Stefano Manzi (Ten Kate Racing Yamaha).
Bulega ha detto: “Il mio team ha fatto un lavoro incredibile. Hanno lavorato tanto sulla moto. Questi due anni me li sono goduti molto. L’obiettivo era vincere il Campionato con me e il team e alla fine ce l’abbiamo fatta. Siamo campioni del mondo, non ‘sono campione del mondo’. Essere campione del mondo non capita tutti i giorni. È qualcosa di speciale. È una stagione che ricorderò per sempre. Sono molto felice”.
“Fino a Jerez ho vinto 14 gare e Ducati 15. Significa che io e il mio team abbiamo fatto la differenza. La gente può pensare ciò che vuole ma alla fine noi siamo campioni del mondo e questa è la cosa più importante. Penso di aver avuto un pacchetto incredibile ma forse siamo gli unici a trarre il meglio da questa moto. Grazie a tutto il mio team dato che mi ha fornito un pacchetto incredibile. Mi hanno dato tutto per diventare campione del mondo”.
Nel 2015 Bulega ha vinto il titolo nel Campionato CEV Moto3 mentre in tre stagioni in Moto3 ha raccolto due podi, entrambi nel 2016, a Jerez e Motegi. Nel 2019 è passato in Moto2 e poi è sbarcato nel WorldSSP, categoria che lo ha visto laurearsi campione del mondo.
Il 24enne ha detto: “Quando nel 2015 ho vinto il Campionato del Mondo Junior tutti parlavano di me come futuro campione del mondo in MotoGP. Troppe cose che non volevo sentire. Mi hanno messo maggiore pressione e in quel momento non ne avevo bisogno, ero troppo giovane. Avevo 16 anni, era la mia prima stagione nel Campionato del Mondo. Mi stavo divertendo in sella alla moto. Forse non ero pronto per reggere tanta pressione. Quando arrivi a un punto in cui non ti diverti ad andare in moto o andare nei circuiti… questo è quello che è capitato a me. Gli ultimi due anni in Moto2 non sono stati buoni per me. Sono arrivato in questo Campionato non messo bene anche come mentalità dato che non ero pronto per correre”.
“Quando sono arrivato in questo paddock, nel WorldSSP, dentro di me sapevo che era la mia ultima possibiltà per essere un pilota professionista. Per me forse è stata la seconda chance della mia vita. Quando sono arrivato in questo team mi sono sentito a casa fin dal primo test. Mi ricordo del primo test svolto nel novembre 2021 e la prima volta che sono entrato nel box per vedere le facce nuove e i ragazzi con cui avrei lavorato. Mi ricordo molto bene, quando quella stessa sera sono andato a dormire, ho pensato, ‘oggi è stato molto bello e penso ci siano tante persone che mi piacciono’. È stato molto importante. Mi hanno accolto come se fossi a casa. Ogni volta che avevo bisogno di qualcosa hanno provato ad aiutarmi; non solo in pista ma anche a casa. Penso che per un pilota, quando nel corso dell’anno stai via di casa per tanto tempo, sia importante sentirsi come a casa all’interno del box con il tuo team”.
Nel 2024 al fianco di Bulega come compagno di box ci sarà il due volte campione del mondo Alvaro Bautista, all’interno del box del team Aruba.it Racing – Ducati. Il campione del mondo nel WorldSSP è già salito in sella alla Panigale V4 R, in occasione di diversi test, tra cui quello post fine stagione svolto a Jerez.
Bulega ha detto: “Mi aspetto un 2024 difficile. Il DNA della V4 R è simile a quella della mia V2. Spero di essere veloce con quella moto. Sono contento dato che correrò nel WorldSBK con il team migliore e il miglior compagno di box. Penso di poter imparare tanto da Alvaro dato che sta facendo un lavoro incredibile con la Panigale V4 R. Spero di poter imparare tanto da lui, controllando la sua telemetria e proverò a capire tante cose e poi forse nel 2025 andremo forte”.