L’opinione di Paolo Lugiato
Ci sono i piloti gregari e poi i fenomeni a rendere popolare la MotoGP, il campionato del mondo di velocità. Il 2022 dovrà fare i conti con l’assenza di Valentino Rossi, uno dei miti del motomondiale, uno dei piloti che più di tutti con le sue gesta è diventato la leggenda di uno sport amatissimo in tutto il mondo.
Il ritiro dalle competizioni di The Doctor spinge inevitabilmente a cercare i campioni che per il prossimo decennio possano essere il dopo-Rossi. Paolo Lugiato, vice presidente di Harvard Business School Club of Italy, spiega il suo punto di vista: “E’ innegabile che senza Valentino Rossi, in qualità di pilota, possa scendere l’attenzione verso la MotoGP anche se sono convinto che siano i piloti stessi ad accendere l’interesse. I cicli si aprono e si chiudono e la storia del motomondiale insegna che ogni due-tre anni escono sempre nuovi campioni e fenomeni. Del nuovo che avanza a me impressiona Francesco Bagnaia anche se poi l’Italia motociclistica ha sempre sfornato grandi uomini e piloti in grado poi di fare la differenza nel tempo. A livello internazionale Fabio Quartararo, primo francese a diventare campione del mondo, potrà scrivere la storia della MotoGP e credo non mancheranno i duelli epici con il nostro Bagnaia”.