Paolo Simoncelli e l’amaro saluto a Tatsuki Suzuki
“Ci aspettavamo molto di più da Suzuki. Diventato fortissimo nel 2020 pensavamo potesse regalarci il mondiale. Siamo passati dal vantarci di essere secondi nel campionato squadre ad essere penultimi. Avvilente”. A dirlo è Paolo Simoncelli.
“E’ giusto che le persone si sentano libere di cambiare squadra, ruolo, di fare carriera, è giusto che un Tatsuki con cui abbiamo condiviso tanti anni e tantissime emozioni cerchi la sua strada, la sua nuova casa altrove – aggiunge il baffuto manager -. Lui è diventato famoso quando è venuto nel team Sic58, noi siamo cresciuti con lui ed è stato giusto e bello così. In fondo la vita va come deve andare, è tutto un puzzle che prima o poi arriva ad incastrarsi alla perfezione. Solo che per qualcuno di loro mi sarebbe piaciuto venirne messo al corrente prima”.