Il padre del centauro di Tavullia bacchetta la Yamaha e ripercorre la carriera del Dottore, dal primo cinquantino ai duelli con Biaggi e Marquez”.
A pochi giorni dal secondo Gran Premio di Misano, l’ultima gara di Valentino Rossi in Italia da centauro di MotoGp, il padre del Dottore, Graziano, alla Gazzetta dello Sport ha ripercorso la carriera del figlio, dalle prime moto ai grandi rivali: “La prima fu un cinquantino con motore Malaguti, poi non c’è stato più verso di tirare Valentino giù di sella. Dalla minimoto, grazie all’aiuto di Virginio Ferrari siamo passati alla Cagiva Mito Sport Production di Claudio Lusuardi, che è stato un grandissimo aiuto. Poi all’Aprilia di Carlo Pernat e poi e poi…”.
I rivali che più hanno segnato la sua carriera: “Stoner, gran talento, Hayden il compagno che ho amato. Biaggi? È stato uno dei pochissimi momenti nello sport dove due personaggi, che non avrebbero potuto essere più all’opposto e insopportabili l’uno all’altro per modo di interpretare la vita, hanno regalato prestazioni sportive così elevate. Per fortuna Valentino è andato un po’ più forte”.
Marquez e l’amaro 2015: “Il suo essere sarebbe venuto fuori prima o poi. Quando nello sport viene meno la serietà professionale, il gusto di fare sport rispettando gli avversari, poi non c’è nulla che tenga”.
Anche la decisione di Yamaha di “retrocedere” il numero 46 nel team satellite Petronas è stata una grossa delusione: “Sono molto deluso, ci sono cose che vanno oltre i progetti e i programmi sportivi. Non credo che Valentino si meritasse un trattamento del genere e penso che non se lo aspettasse”.
Sul futuro: “Non credo che soffrirà, spero che abbia la testa già impegnata con le auto. Vedrete, andrà forte”.