Otto anni dall’ultimo GP conquistato: la vittoria al Mugello di Mattia Pasini ha colpito tutti.
Intervistato dalla ‘Gazzetta dello Sport’, il pilota ha commentato così: “Me compreso. È stato emozionante. E le parole di Vale: lui si esalta quando vede cose così”.
Il finale di gara: “Mi aspettavo l’attacco, ma sapevo che tra Casanova-Savelli e le due Arrabbiate avrei potuto provarci. Quello è il tratto più bello e difficile del Mondiale. Due sorpassi così rendono tutto ancora più speciale”.
Mattia non ha smesso di crederci: “Sempre. Sennò non avrei continuato a farmi il mazzo tutti i giorni. Non ho mai mollato, cercando di capire in cosa dovevo migliorare e cosa cambiare attorno a me”.
Il rapporto con il tecnico Sandi: “Questa vittoria ha un valore particolare anche per lui. Tra noi c’è un bellissimo rapporto, conosce il mio valore, ha sempre creduto in me. Quando ho ricominciato dopo lo stop, abbiamo scommesso l’uno sull’altro. Io, sinceramente, non potevo trovare persone migliori”.
“Tra errori miei e scelte sbagliate non ero mai stato in condizione di lavorare con chi credeva davvero in me. Mi ero detto che a quel punto per il 2015 sarebbe stato meglio star fermo. Mi è anche servito a purificarmi dopo anni difficili”, continua Pasini.
La chiave di questa stagione: “Due anni con la stessa squadrasenza ripartire ogni volta da zero fanno la differenza. Però faticavo ancora con l’anteriore. Dopo Le Mans abbiamo girato due giorni a Misano, migliorando i punti deboli. Ed è arrivato il weekend perfetto”.
Il futuro: “Si va al Montmelò concentrati e sereni. Nel Mondiale sono 6° e non lontano dal 3°, ma sarebbe stupido pensare alla classifica. Però domenica…”.