L’episodio più controverso del fine settimana trova una decisione dei commissari.
Pecco Bagnaia e Alex Marquez hanno concluso il Gran Premio di Aragon di MotoGP nella ghiaia, dopo essersi agganciati al 18° giro con le loro Ducati mentre duellavano per il terzo posto. Un episodio estremamente controverso, con i due protagonisti che non si sono risparmiati frecciate nelle analisi del dopogara. Nel frattempo però anche i commissari di gara hanno analizzato l’accaduto, prendendo una decisione ufficiale.
“Abbiamo sentito i due piloti, analizzato le immagini e la telemetria. Entrambi hanno spiegato che l’aderenza era molto scarsa fuori dalla traiettoria, un fattore che indubbiamente ha inciso sulle loro possibilità di evitare la collisione. Siamo pertanto giunti alla conclusione che nessuno abbia particolari responsabilità, perciò non saranno presi provvedimenti”, si legge nel documento ufficiale della MotoGP. Niente sanzioni, dunque, né per Pecco Bagnaie e nemmeno a carico di Alex Marquez.
Ben diversa era stata la lettura a caldo di Pecco Bagnaia: Quando gli ero davanti eravamo ancora dritti, la curva non era ancora iniziata, ho fatto una traiettoria anche abbastanza larga, una volta che siamo entrati ho sentito che ha dato un colpo di gas, ho voluto vedere la telemetria: non ha chiuso il gas finché non era per terra. Quando uno ti prende pieno in questo modo ti chiede scusa, lui mi ha mandato anche a quel paese, abbiamo una visione diversa delle cose, ma la dinamica è chiara”, ha dichiarato il piemontese della Ducati.
Marc Marquez, invece, si è affrettato a difendere il fratello già nelle immediate fasi del dopogara. “Ho visto l’incidente – ha detto in conferenza stampa l’otto volte iridato -. Per me Pecco è stato molto ottimista nel cercare di superarlo all’esterno cercando di utilizzare quella traiettoria, perché se vai sullo sporco diventa tutto più rischioso. Penso che sia stata solo una situazione molto sfortunata e spero che entrambi stiano bene”.
Anche Alex Marquez aveva replicato alle critiche di Bagnaia: “Se qualcuno poteva evitare il contatto, era lui che mi aveva visto e non doveva chiudere: se lasciava un metro non sarebbe successo niente e nessuno cadeva. Capisco che si sta giocando un Mondiale, che era una buona possibilità di andare a podio, mi spiace che abbiamo finito la nostra gara così”.