Pecco Bagnaia impressionato dal nuovo pneumatico
Pecco Bagnaia ha chiuso al comando la giornata di test a Misano, all’indomani del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini: “Ho lavorato molto in ottica 2025. Non ho provato la carena che hanno provato Martin e Bastianini, perché si tratta di un’aerodinamica che avevo già provato a Silverstone ma che poi ho tolto perché non mi era piaciuta”.
“Oggi era difficile riuscire a capire qualcosa, perché i tempi con gomme nuove e usate erano molto simili – ha aggiunto il pilota Ducati, nelle parole riportate da GPOne -, ma forse per le ultime gare oltreoceano avremo qualcosa che ci potrà aiutare. Per quanto riguarda il tempo, ho girato in 1’30”9 con gomma media da 22 giri circa, poi ne ho messa una nuova e ho fatto 1’30”6. Se avessimo voluto fare un time attack avrei anche potuto girare sull’1’30 basso, ma non aveva senso”.
Il campione del mondo in carica è rimasto impressionato dal nuovo pneumatico anteriore sviluppato dalla Michelin: “All’inizio è stato strano, credo di aver fatto il primo giro in 1’36” o 1’34”, ma appena ho capito la gomma è andata benissimo e mi è piaciuta molto. Valentino Rossi mi ha parlato spesso delle Bridgestone e appena l’ho provata ho pensato che il feeling fosse proprio come quello che avevano con quelle gomme”.
“Lo adoro e ne avevo davvero bisogno perché sono un pilota che usa tanto il freno in entrata di curva e con le gomme che abbiamo ora non riesco a frenare come vorrei perché l’anteriore collassa, mentre con questo pneumatico sembra che abbia molto più margine – ha spiegato il torinese -. Penso mi possa aiutare perché riesco a forzare molto di più in ingresso, quindi è stata una bella sorpresa”.
Totalmente diversa, invece, è l’idea di Bagnaia sulla possibilità di comunicazione tra box e piloti in MotoGP: “Penso prenderò multe ad ogni gara come Michael Jordan, che veniva multato a ogni partita per le scarpe rosse, perché io non userò niente del genere. Ho provato i sistemi e premono su una zona dell’osso che inizia a fa male solo facendo pressione con le dita per 30 secondi, figuriamoci guidando per 40 minuti. È una cosa che non ha senso. Abbiamo già tutti i sistemi per essere avvertiti, come il dashboard e la tabella. Non c’è bisogno di altre comunicazioni, anche perché possono essere anche motivo di distrazione e noi guidiamo dei mezzi che non permettono di essere distratti”.