Pecco Bagnaia non ci sta e alza la voce

Le parole di Pecco Bagnaia

Pecco Bagnaia, undicesimo al termine del venerdì in Australia, ha fatto il punto della situazione. “Abbiamo iniziato la sessione con la gomma media al posteriore, per cercare di portarla il più avanti possibile, e il mio feeling era molto buono. Anche il passo era uno dei migliori con questa mescola, ma quando siamo passati sulla soft per il time-attack abbiamo iniziato ad avere problemi. Forse quindi la strategia giusta era quella che hanno fatto gli altri, che sono partiti con la soft per analizzarne le reazioni. Fatico troppo in accelerazione e in ingresso delle curve veloci: la mia moto è troppo aggressiva, molto nervosa. Per esempio, tra l’ultima curva e la linea del traguardo perdo due decimi da Martin e questo è incredibile. Mi manca trazione un po’ in tutta la pista e questo è il problema, ma come a Mandalika il feeling con la moto non è male come si potrebbe pensare e questo è strano”.

C’è un problema: “Ogni volta che ci spostiamo da un tracciato all’altro partiamo con lo stesso set-up e per me non funziona. E’ più o meno tutta la stagione che al venerdì fatichiamo parecchio, sabato miglioriamo la situazione e poi la domenica siamo i più veloci. In questo caso avremo un giorno in meno per essere i più veloci, ma è anche vero che su questa pista è difficile avere un chiaro vantaggio. Guardando al passo, siamo stati già tra i migliori, anche in termini di costanza con le gomme. Credo che abbiamo fatto un buon lavoro, dobbiamo però migliorare per cercare di iniziare il week end con un feeling migliore. Ma qui le rimonte sono possibili: nel 2019 partivo 13° o 14° ed ho finito la gara quarto. E ora penso di essere migliorato rispetto al 2019“.

Chiosa polemica: “Quando vai forte, tutti cercano la tua ruota, anche perché sanno perfettamente che io sono uno che spinge in ogni caso. Me ne sono sempre fregato di chi avevo dietro, spesso battendoli anche nonostante fossero in scia. Penso che non sia cambiato troppo, però sta cambiando in generale la MotoGP: oggi vedere 10 piloti quasi fermi in traiettoria per aspettare una scia di cui non c’è bisogno per me non è giusto e non è accettabile. In Safety Commission rompiamo le scatole per i piloti di Moto3 e poi siamo i primi a farlo, quindi è sbagliato”.

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