Una autentica mazzata, una carriera a rischio. Andrea Iannone si è visto infliggere dal Tas di Losanna 4 anni di squalifica: il tribunale ha respinto il ricorso del pilota dell’Aprilia contro la sospensione di 18 mesi ricevuta dalla CDI (Corte Disciplinare Internazionale) della Federazione Internazionale Motociclistica, e ha accolto invece la richiesta della Wada, l’agenzia antidoping mondiale, attuando un inasprimento della pena.
Il pilota abruzzese era stato fermato il 17 dicembre 2019 perché trovato positivo ad una sostanza vietata (drostanolone) durante un controllo antidoping sostenuto il 3 novembre, in occasione del Gran Premio di Malesia 2019.