Ha ritrovato il sorriso dopo l’iniziale disperazione. Danilo Petrucci paga davvero cara la caduta, in quarta, nei test di Phillip Island.
Il referto medico parla chiaro: frattura scomposta del 2°, 3° e 4° metacarpo della mano destra. Praticamente una catastrofe in un momento così importante come inizio stagione: “Appena caduto mi sono reso conto di essermi fatto molto male alla mano: il guanto aveva una forma strana ed pieno di sangue”, ha rivelato ai microfoni di Sky Sport.
Al di là dei dettagli alla Quentin Tarantino, il centauro della Pramac ha raccontato il suo stato d’animo del post-incidente e soprattutto in vista della riabilitazione: “Lunedì sera, martedì mattina sarò operato, poi non posso volare perché la mano sarà ancora gonfia, mi hanno messo tre placche. Dovrò stare fermo dalle 4 alle 6 settimane, lavoro per esserci alla prima tappa del Mondiale in Qatar (weekend del 20 marzo, ndr), ma conto di tornare ad appoggiare le mani già alla terza settimana. Appena caduto, vista la gravità dell’infortunio, mi era presa proprio male. Ho detto: ‘Non è possibile proprio ora”. Ma Stoner mi ha detto che le più belle gare le ha fatte quando era infortunato…”.