Danilo Petrucci, tornato in sella alla sua Ducati Desmosedici Gp a soli 28 giorni dalla brutta caduta di Phillip Island che gli è costata la frattura del secondo, terzo e quarto metacarpo della mano destra, ha superato brillantemente l’esame della Fp1 e dopo essere rientrato a metà del secondo giro per togliere il tutore dalla mano destra ha completato con determinazione 17 giri (più di lui in pista soltanto Pol Espargarò e Tito Rabat con 18 giri completati) chiudendo addirittura in crescendo per piazzare nell’ultima tornata il tempo di 1:56.981 che vale la 15° posizione ma soprattutto gli regala tanta fiducia.
“Dopo un mese lontano dalla moto è stato difficile ricominciare – ha raccontato -. Confesso che fino ad un’ora prima dell’inizio del turno ero molto preoccupato. Dopo il primo giro ho tolto il tutore perché non mi dava fiducia. Poi le cose sono migliorate e adesso sono davvero contento. Devo recuperare la fiducia e ovviamente superare la paura di cadere. C’è sempre un po’ di timore, soprattutto nelle curve a destra. Ma sono felice perché non pensavo di riuscire a girare così. Ringrazio chi mi ha aiutato in questo momento difficile, i medici che mi hanno operato in Australia, il dottor Zasa e la Clinica Mobile che mi ha seguito nelle terapie, il dottor Catani per i consulti medici e i consigli preziosi. Per quanto riguarda il feeling con la moto è stato subito positivo. I ragazzi hanno fatto davvero un gran lavoro durante i test. Adesso devo solo ritrovare il coraggio e la fiducia per frenare un po’ dopo e aprire il gas un po’ prima”.