Il centauro della Honda Pol Espargarò fa il suo bilancio della stagione.
Il centauro della Honda Pol Espargarò ha fatto un bilancio della sua stagione, che non può certo definirsi positiva dopo un dodicesimo posto in classifica generale a 100 punti, 42 in meno di un Marquez a mezzo servizio, che tra l’altro ha corso 4 Gran Premi in meno.
“Non è stata l’annata che volevo – ha confessato a Marca -. Non so se è stata quella che ci aspettavamo, perché in passato l’adattamento a questa moto è costato tanto a diversi piloti. Ho dovuto adattare la mia guida alla moto. Abbiamo visto le difficoltà avute ad esempio da Lorenzo quando è passato da Yamaha a Ducati, poi il disastro alla Honda. Lo stile di guida deve cambiare, non può essere lo stesso per tutte le moto. Ad esempio Zarco, nel trasferimento da Yamaha a KTM, ha sofferto molto, e anche nel primo anno in Ducati. E così anche Valentino Rossi ha avuto diversi problemi, sempre in Ducati”.
Alla Honda è mancato l’apporto di Marquez, ma anche una moto davvero all’altezza: “L’asticella è dettata dal più veloce della nostra marca, ovvero Marc Marquez, e abbiamo visto che quando sta bene è capace di vincere. Lui non è stato regolare come in passato, ma anche la moto non è stata all’altezza perché ci sono state diverse cose che non ci hanno permesso di essere veloci quanto avremmo voluto. Io lavorerò al massimo per migliorare il mio livello ed essere la miglior versione di me il prossimo anno. L’obiettivo è quello di provare a lottare per il titolo, perché dev’essere il target per tutti i piloti che passano per la HRC”.
Sui suoi predecessori Lorenzo e Pedrosa: “Jorge è stato un grande pilota e così Dani. Ho rispetto per loro, così come per Alex Marquez, che ha passato un anno difficile qui, pur essendo campione del mondo. La nostra moto chiaramente non è facile, ma la mia ambizione era ottenere qualcosa di positivo con una moto che non fosse la KTM e accanto al miglior pilota, Marc. Con tutto il rispetto che ho per i piloti che sono stati qui, avevo la sensazione di avere le capacità di far meglio di loro. E il finale di stagione è stato buono”.