Romano Fenati, con Sportmediaset, è tornato a parlare della ‘stronzata’ (parole sue, ndr) di Misano.
“Ho fatto quel gesto come per dire ‘levati’. Era più un buffetto per farlo calmare, per toglierlo, non è come stato detto. Io non farei del male neanche a una mosca. Sono stato giudicato troppo pesantemente” ha raccontato.
“Mi tocca tornare a scuola. Finirò gli studi, mi manca solo l’ultimo anno. Un ritorno in pista? A sangue freddo dico no. Tra cinque anni come mi vedo? Non lo so. Ma chiedo scusa soprattutto ai ragazzini che ci guardano e prendono esempio da noi” ha aggiunto l’ascolano.
“In anni di sport non ho mai visto un comportamento così pericoloso. Un pilota simile non rappresenta minimamente i valori del nostro marchio. Per questo non vogliamo che sia lui a riportare in pista MV Agusta nel Motomondiale” aveva dichiarato ieri Giovanni Castiglioni, presidente di MV Agusta.
“Dopo lo spiacevole episodio tra Romano Fenati e Stefano Manzi, la squadra ritiene impossibile iniziare la prevista collaborazione con il pilota ascolano per la stagione 2019. Il gesto di Romano Fenati non è compatibile con i valori sportivi del Forward Racing Team e di MV Agusta. Per questo, pur amareggiati, dobbiamo annullare il progetto con Fenati. Il nostro sport è di per sé già molto pericoloso e ogni gesto che aumenta il rischio per i piloti non è tollerabile. Non possiamo accettare un comportamento di questo genere da un nostro futuro pilota” ha aggiunto Giovanni Cuzari, Forward Racing Team Owner.