Perdere un Mondiale praticamente dominato all’ultima gara, a 36 anni, e in modo controverso. Questo il destino di Valentino Rossi in un 2015 mozzafiato, che ha tenuto incollati gli appassionati di MotoGp dall’inizio alla fine della stagione e ha proiettato il pesarese ancora più nella leggenda delle moto.
Snobbato all’inizio dell’anno, il Dottore conquista immediatamente la vetta della classifica iridata dopo il primo Gran Premio: non la lascerà più fino all’ultima gara di Valencia. A Misano il numero 46 arriva addirittura a +23 su Lorenzo, si preannuncia un finale leggendario e la decima iride sembra alla portata.
Il maiorchino rosicchia punti con il passare dei Gp, e la sua rimonta culmina con il controverso duello di Sepang: Marquez cade a terra dopo un contatto con Rossi, che viene punito con la retrocessione all’ultimo posto in griglia di partenza nel decisivo Gp di Valencia. Sul podio Lorenzo addirittura incita il pubblico a fischiare l’italiano, giunto terzo.
E’ l’inizio di un vero proprio scontro, anche mediatico, tra il Dottore e i due piloti spagnoli: Lorenzo si schiera immediatamente contro il compagno di scuderia e chiede la squalifica, lo stesso Rossi, protagonista di un faccia a faccia acceso con Marc, medita con amarezza il ritiro dal Mondiale.
La complicità tra Marquez e Lorenzo fa indignare i tifosi del pesarese e tanti addetti ai lavori, sono molti i vip che condannano l’atteggiamento del catalano, tra questi Vasco, Cremonini, Meda, Materazzi, Montezemolo, Massa, Mihajlovic, Vettel, Sgarbi e Malagò. Spuntano più petizioni in rete per il nove volte campione del mondo.
Più variegate le opinioni dei piloti: mentre si moltiplicano gli appelli a Iannone di “buttar giù Lorenzo“, Stoner condanna apertamente Valentino, mentre Gibernau punta il dito contro entrambi i centauri. Più neutrale Pedrosa.
La polemica si intensifica con il passare dei giorni: Lorenzo deve smentire le voci di un patto segreto con Marquez, Rossi ricorre al Tas contro la penalizzazione inflitta a Sepang (e Jorge si inserisce nell’appello, facendo infuriare la Yamaha), scoppia la diatriba tra Le Iene e Marquez dopo uno scontro ravvicinato a casa del pilota catalano, con denuncia e controdenuncia. Sempre Marc rischia di vedere andare in fumo i contratti con la VR46. Qualcuno si interroga addirittura sui gusti sessuali del catalano.
Ci si domanda quale sarà l’atteggiamento in pista dei piloti a Valencia: chi farà passare Rossi? Il circus si spacca tra gli spagnoli e gli italiani (Iannone e Petrucci su tutti).
Dopo tante polemiche, arriva il weekend decisivo: la direzione di gara, con una decisione senza precedenti, decide di annullare la conferenza stampa dei piloti. Il Tas rigetta l’appello del Dottore, mentre lo sponsor Sector annuncia la fine della sua collaborazione con Lorenzo, che però in pista fa il bello e il cattivo tempo, dominando le prove ufficiali.
In gara Rossi rimonta fino al quarto posto, ma Lorenzo trionfa e lo sorpassa in vetta alla classifica iridata, vincendo il titolo. Ancora una volta l’atteggiamento di Marquez fa discutere: il catalano agisce quasi da guardia del corpo del maiorchino, “scortandolo” fino al traguardo.
Sul podio arrivano i fischi, Rossi intanto parla di biscottone, mentre Lorenzo abbraccia l’arcirivale di Valentino, Max Biaggi, visibilmente commosso. Vasco urla: “Pagliacci”.
Le polemiche non si attenuano: Rossi diserta la premiazione finale, mentre la Honda difende a spada tratta il comportamento anomalo di Marquez, incolpando il Dottore. In Spagna si parla di “Valentino nel fango”, in Italia al contrario di “biscottone”.
I tentativi di Marquez di fare pace vanno a vuoto, mentre Lorenzo gongolante continua a rilasciare interviste sulla sua impresa e attacca a più riprese il pilota di Tavullia (“E’ un frustrato”). Tra il neo campione del mondo e Vale è gelo, che non si attenuerà nemmeno all’Eicma di Milano.
Fine anno più sereno per Rossi, che vince il Rally di Monza e si mostra finalmente più disteso e rilassato dopo la grande amarezza. E promette: “Ci riprovo nel 2016”.