“Il motore della Yamaha era sbagliato, continuo con questa tesi perché mi è stato indirettamente confermato. Avesse potuto cambiarlo l’anno scorso la scuderia giapponese lo avrebbe fatto. Ma ora credo che abbia lavorato bene, del resto era impensabile che una moto di riferimento non si mettesse a posto: fino a tre-quattro anni fa se avessi chiesto di scegliere una moto con cui correre avrebbe detto ‘Yamaha’ di sicuro”. Carlo Pernat ha le idee chiare.
“E’ un bene per tutti che la Yamaha torni competitiva. Anche per Valentino Rossi, naturalmente. E’ allenatissimo e fortissimo di testa, 40 anni sono 40 anni e migliorare è difficile ma se la moto e a posto lui c’è” conclude con Sky il navigato manager genovese.