“Il sistema non può pensare di averlo in eterno, averlo ora è già un miracolo”.
Il team manager della Ducati Pramac Francesco Guidotti in un’intervista a Mowmag.com ha parlato anche di Valentino Rossi e delle sue difficoltà: “Non è assolutamente facile. Lo abbiamo visto anche con Lorenzo l’anno in cui non si è adattato alla Honda. Il livello è talmente alto che basta poco per ritrovarsi indietro anche se si è Valentino Rossi”.
Il Dottore è uno degli uomini immagine della MotoGp, ma Guidotti avvisa il paddock che non può restare in eterno: “Il sistema non può pensare di averlo in eterno. Averlo ancora è già un miracolo. Quando smetterà mancherà tanto al pubblico, visto che in tutto il mondo le tribune sono una marea gialla”.
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Il team manager ha poi fatto i complimenti al suo rookie Jorge Martin, sul podio alla seconda gara in MotoGp: “È un pilota veloce, maturo per la sua età, rapido nell’adattarsi nei passaggi di categoria e soprattutto capace di cogliere l’occasione quando si presenta. Quando ha vinto in Moto3, Jorge ha mostrato velocità e grande capacità nel gestire il weekend di gara. In Moto2 è salito sul podio appena ha avuto una moto competitiva. Ha attirato l’attenzione di tutti tanto che era corteggiato da Honda e KTM, oltre che Ducati. Per quel che ci riguarda, la scelta dei piloti è condivisa con Borgo Panigale. Martin era in cima alla lista dei piloti da prendere sia per noi che per Ducati”.
Il leader mondiale è a sorpresa Zarco: “Un pilota che negli ultimi due anni ha sofferto molto: segnato dalla delusione tecnica con KTM, una moto con cui non è riuscito a dialogare, ma anche dalla separazione con il suo manager storico Laurent Fellon, con cui era cresciuto. Adesso ha finalmente ritrovato la serenità e con questa anche la lucidità. E’ vero che in passato spesso si è trovato in mezzo a dei casini, a volte da attore principale, a volte come comparsa, ma non è assolutamente un pilota scorretto”.
