Un ingaggio che ha cambiato la storia di un team.
Valentino Rossi ha legato una fetta importante dei suoi successi in MotoGP alla Yamaha, cui si unì dopo aver già vinto molto in Honda. Ma quel trasferimento datato 2004 costituì un vero e proprio cambio di mentalità per la casa di Iwata, come conferma chi già la pilotava: Carlos Checa.
“Ad essere onesti, non pensavamo che Valentino Rossi potesse vincere in Yamaha. E invece lo ha fatto – ha spiegato Checa a ‘DAZN’ -. Per me è stata una lezione, forse ci eravamo un po’ addormentati sui limiti della nostra moto”. Prima dell’arrivo del ‘Dottore’, il costruttore nipponico non vinceva titoli da 13 anni.
“Valentino Rossi arrivò in Yamaha con una grande energia, credo che quello fosse il momento migliore della sua carriera. Per lui era una missione, voleva dimostrare al mondo che non vinceva solo perché correva in Honda. E il suo arrivo è servito moltissimo anche al team, che ha lavorato sodo ed è cambiato in maniera brutale”, ha aggiunto Checa.
I rapporti tra i due compagni di team, peraltro, erano molto buoni. “Con lui ho un rapporto eccezionale, e lavorare con lui è stato come un apprendistato per me – ha spiegato infatti Checa -. Valentino Rossi è come appare, una persona molto trasparente e contemporaneamente competitivo. Era bravissimo nella gestione psicologica, e condividere per un anno il box con lui è stato un privilegio. È uno dei migliori piloti mai vissuti”.