Il patron della MotoGp in un’intervista a Repubblica ha parlato di Valentino Rossi e del primo weekend senza di lui nel circus.
Il patron della MotoGp Carmelo Ezpeleta in un’intervista a La Repubblica ha ricordato con nostalgia Valentino Rossi nel primo weekend del Motomondiale senza di lui dopo quasi tre decenni: “Che strano, non c’è più Valentino. Quel ragazzo mi manca già. Mi ricordo quando restava fino a tardi nel paddock: prima a lavorare sulla moto, poi a chiacchierare con gli amici. E ha sempre vissuto per le corse: non mi stupisce, che ora voglia farlo con le auto”.
“Mi aveva subito colpito, faceva mille domande, voleva sapere tutto. Qualche mese dopo ha vinto a Brno, battendo Aspar, al momento della premiazione perdeva tempo con dei festeggiamenti bizzarri. Conoscevo già il padre, Graziano: ho immaginato fosse un po’ diverso dagli altri. Invece era proprio speciale”.
Ezpeleta è tornato poi a parlare dell’amaro finale del 2015, quando tutto è cambiato dopo lo scontro con Marc Marquez: “So solo che hanno fatto male a me. Forse avrei potuto fare qualcosa di diverso, ma dirlo dopo è facile. In quel momento, l’unica cosa giusta era prendere quei tre e prima della gara finale di Valencia dire loro: ‘Vi chiarirete in futuro: adesso pensate solo a correre'”.
L’eredità di Valentino: “E’ stato soprattutto uno straordinario pilota. Con una personalità eccezionale. Nessuno come lui riusciva a restare leggero e sorridente, per poi concentrarsi e diventare competitivo in sella alla moto. Non cerchiamo il nuovo Valentino: lasciamo liberi i piloti di esprimersi, il futuro ci racconterà”.