Tra due settimane c’è il Mugello, il Dottore non nasconde la sua amarezza per la mancanza di pubblico.
Il Mugello potrebbe rivelarsi decisivo per il futuro di Valentino Rossi. Il Dottore spera di dare seguito ai progressi visti a Le Mans su una delle piste a lui più care: dalla sua prestazione potrebbe dipendere anche la decisione per il 2022.
Il centauro numero 46 non ha nascosto una certa amarezza per la mancanza del pubblico: “Al Mugello sarà un po’ come una finale di Champions senza pubblico, cosa che sta diventando quasi la normalità, o come i test che facevamo lì di lunedì, con le tribune piene di lattine e cartacce non più del pubblico. Credo che sarà un’atmosfera surreale, quasi post nucleare e ti chiedi che senso abbia, ma meglio correre così che non correre…”.
Nel weekend in cui potrebbe arrivare anche l’annuncio dell’accordo della VR46 con la Ducati, il pilota di Tavullia cercherà di sfruttare la sua esperienza sul tracciato toscano: “Molte persone dicono che avere troppa esperienza da un lato potrebbe rallentarti. Ma io corro da molto tempo e prima dovevi guidare bene per colmare i limiti della moto. Adesso ci aiuta l’elettronica, ma questa è la MotoGP oggi e vorrei andare forte in questa MotoGP”.