Il Dottore torna a parlare dell’Academy e del suo metodo: “Ci piacciono i ragazzi simpatici ed educati che, anche da giovani, sanno dov’è il loro posto”.
La sua carriera in MotoGp è agli sgoccioli, ma l’eredità di Valentino Rossi nel Motomondiale si farà sentire per moltissimi anni, grazie ai piloti della sua VR46 Academy. In un’intervista a Speedweek, il Dottore è tornato a parlare del suo gioiello: “La nostra missione è aiutare i piloti italiani a entrare in MotoGP. Si comincia da giovani, come abbiamo fatto con Pecco, Franco, Luca, Bez, Cele, ecc. dalla Moto3. Vogliamo avere giovani piloti per il futuro”.
Commentando l’arrivo in VR46 di Alberto Surra (“pilota di grandissimo talento), il centauro pesarese ha spiegato il suo metodo, finora vincente: “Alberto ha passato un anno con noi, perché è importante conoscere anche il carattere di un pilota. Ci piacciono i ragazzi simpatici ed educati che, anche da giovani, sanno dov’è il loro posto”.
Al Ranch non c’è solo spazio per gli scherzi: “È un po’ come essere in caserma, ci sono i veterani e per essere accettati bisogna prima guadagnarsi la simpatia dei vecchi del gruppo. Non è tanto facile”.