Parisse: “All Blacks, sarà una guerra”

Sabato allo Stadio Olimpico di Roma la Nazionale di rugby affronta i mostri sacri di questo sport: gli All Blacks.

L’amichevole sarà la 13esima sfida tra le due nazionali, ma i precedenti parlano chiaro, come prevedibile: la Nuova Zelanda ha vinto 12 volte su 12. A volte anche asfaltando gli Azzurri, come nel caso del 101-3 dell’ottobre 1999.

Alla vigilia dell’incontro a parlare è il capitano dell’Italia, Sergio Parisse: “Ho 33 anni, in nazionale di allenatori ne ho visti passare tanti e vi dico che con O’Shea e il suo staff si respira un’aria nuova e noi giocatori ci sentiamo molto più coinvolti. Per affrontare gli All Blacks ci siamo preparati al meglio, e domani dovremo essere aggressivi, fare la guerra sui punti d’incontro e cercare di non farli giocare in velocità”.

Per affrontare gli Azzurri, gli All Blacks cambieranno 12 su 15 pedine della formazione titolare e qualcuno ha rumoreggiato sul fatto che potesse essere una mancanza di rispetto verso l’Italia. Ma la duttile terza linea centro ha smorzato i toni: “Il loro ct ha fatto le sue valutazioni – ha spiegato Parisse -, ma all’interno del loro gruppo c’è talmente tanta qualità, attitudine e abilità tecnica che metteranno comunque in campo una squadra competitiva al 100%. Gli All Blacks ci rispettano e in campo danno sempre il massimo, ogni tanto può anche succedere che perdano, come contro l’Irlanda, ma per ognuno di loro quella maglia avrà sempre un significato particolare e tutti vorranno dimostrare di essere degni di indossarla. Quindi per noi può essere perfino più difficile”. 

Non resta che gustarsi la Haka ai piedi del Colosseo. Un miscuglio colorato di culture che solo il rugby è in grado di offrire. Insieme a qualche birra media.


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