“Angelica e le altre” è un progetto che parte dall’idea di legare la figura di Angelica, protagonista femminile dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, alla campagna contro la violenza sulle donne. Angelica è la bella principessa del Catai che, in continua fuga dai suoi irruenti ammiratori, svanisce per magia di un anello, in grado all’occorrenza, di renderla invisibile.
Nel poema, Angelica, è metafora di un “amore” che diventa mero desiderio di possesso. L’anello, diventa il simbolo che riassume tutta la potenza di questa figura femminile: grazie ad esso infatti Angelica sfugge al pericolo fino alla sua ultima apparizione in cui scappa da Orlando, impazzito dal dolore per l’amore perduto, e grazie al suo anello si salva ancora una volta dal pericolo e dal quel desiderio folle: “De l’annel c’ha nel dito si ramenta/che può salvarla, e se lo getta in bocca: / e l’annel, che non perde il suo costume, / la fa sparir come ad un soffio il lume”.
Eleonora Costa e Alessandra Fichera, sono le ideatrici del progetto Angelica e le altre, ed hanno immaginato e realizzato un nuovo anello di Angelica, un simbolo odierno di solidarietà femminile ma anche di riscatto per tutte le donne, non soltanto le vittime di abusi e soprusi.
Un oggetto di uso comune, un amuleto prezioso, che ricorda al mondo femminile, quanta forza, audacia e determinazione possa esserci nell’unione di un’energia collettiva.
Oggi, i fatti di cronaca e non solo, ci raccontano sempre più spesso di Angeliche contemporanee, vittime della prepotenza maschile, in diversi ambiti sociali, dalla sfera familiare a quella lavorativa.
Angelica e le altre è un progetto dedicato a loro e a tutte le donne, le ALTRE, che attraverso una riscoperta costante di identità e dignità, possono aiutarle a trovare il coraggio necessario per reagire a soprusi spesso evidenti in tanti ambiti sociali e diventano solidali tra loro.
Il gioiello, creato in argento bagnato oro o in argento semplice con una pietra di corallo rosso, riporta un’incisione con i versi dell’Ariosto “De l’annel c’ha nel dito si rammenta che può salvarla” che come una formula magica e catartica diventano amuleto prezioso e salvifico e ricordano alle donne, che faranno la scelta di indossarlo, la loro forza individuale e comune.
Il progetto ha come obiettivo, non solo la diffusione dell’anello ma anche la realizzazione di eventi e attività di promozione e sensibilizzazione a favore di una cultura delle differenze.
Angelica e le altre, non ‘parla’ solo all’universo femminile ma anche a tutti gli uomini che sentono il problema della violenza sulle donne, come preponderante. Uomini che stanno dalla parte delle donne ma ancora di più dalla parte del vivere civile.
Giovani uomini come i rugbisti Mattia Bellini e Carlo Canna, rispettivamente nei ruoli di tre quarti ala ed estremo il primo, di mediano d’apertura il secondo, militano entrambi nella franchise delle Zebre nel Pro14 e sono tra i migliori giocatori emergenti della Nazionale italiana Rugby. “Sentir parlare ancora nel 2018 di violenza sulle donne è qualcosa di incredibilmente assurdo. Noi come sportivi e come uomini sappiamo che il rispetto della donna è uno degli aspetti fondamentali della vita e del vivere civile. Apprezziamo l’iniziativa Angelicaelealtre e speriamo che possa dare un aiuto a tutte le donne, affinché possano affrontare e superare ogni difficoltà”.