Campione al Rolanda Garros nel 1976, ha grandissima stima per l’altoatesino
Panatta sa come si vince. Nel 1976, si è portato a casa il Roland Garros. Ora si gode Sinner, capace di agguantare la terza posizione nel ranking ATP, mai raggiunta da nessun altro azzurro, Panatta compreso: “Può diventare N.1? Penso di sì, è talmente in ascesa che potrebbe anche riuscirci. Non vedo chi possa infastidirlo più di tanto agli ottavi e ai quarti nei vari tornei”, le parole dello stesso Panatta alla Gazzetta dello Sport.
Panatta non è assolutamente invidioso degli strepitosi traguardi raggiunti da Sinner: “Sono molto felice per lui, ma l’avesse fatto un anno prima non sarebbe cambiato niente, non guardo ai numeri. Spero, anzi, che ci siano molti altri tennisti italiani che mi superino, magari eccezionali come Jannik, sempre disponibile, intelligente. Quando parla dice solo cose giuste, avrà anche qualche difettuccio?”.
Secondo il vincitore del Roland Garros edizione 1976, la differenza è il servizio. Ora Sinner ha un servizio che gli garantisce punti importanti nei momenti caldi del match. Lo scorso anno non aveva questa qualità e aveva, quindi, più problemi. Trovato il modo di servire giusto, il suo rendimento in campo si è impennato. Solo Djokovic e Alcaraz, secondo Panatta, sono al livello di Sinner.