Adriano Panatta esalta il tennis azzurro e punta su Jannik Sinner e Matteo Berrettini
Nel corso di un’intervento a “Domenica Sportiva” in diretta su Rai 2, l’ex tennista Adriano Panatta, tra i vari temi trattati, ha analizzato quanto accaduto nella fase a gironi di Coppa Davis, dove l’Italia, grazie a tre vittorie su tre, ha staccato il pass per le final eight di Malaga come prima del girone. In aggiunta, il nativo di Roma si è sbilanciato anche in vista della fase conclusiva della competizione, in cui gli azzurri potranno contare su Jannik Sinner e Lorenzo Musetti.
“E’ stata una settimana molto positiva, questi ragazzi sono veramente per bene, si impegnano e sono molto uniti. E’ bellissimo vederli sostenersi a vicenda. Abbiamo tennisti molto forti e siamo riusciti a chiudere al primo posto nel girone nonostante mancavano i primi due italiani della classifica, ovvero Sinner e Musetti” ha esordito l’ex tennista azzurro.
“Berrettini è un giocatore ritrovato, che ha avuto tanti problemi negli ultimi anni. Ha faticato a tornare, ma ora credo che sia vicino al 100% della forma. Bisogna fare i complimenti anche a Cobolli, che fino all’anno scorso giocava i tornei minori. Questo ragazzo da giovane giocava a calcio, ha gamba ed è un tennista che fisicamente è il migliore che abbiamo. Gli manca ancora un po’ di esperienza, ma a Bologna è stato lui il nostro numero uno. Ha grandi margini di miglioramento e sono convinto che continuerà a crescere” ha proseguito il nativo di Roma.
“A Malaga sarà diverso, perché potremo contare anche su Jannik e Lorenzo. I nostri giocatori hanno giocato molto bene a Bologna, affrontando e vincendo match molto complicati. Il movimento del tennis in Italia è in grande salute e quanto successo nella fase a gironi è una bellissima fotografia per lo sport italiano. Alle final eight si giocherà su un campo veloce e io punterei su Sinner come numero uno e Berrettini come numero due. Anche Musetti potrebbe dare una grossa mano e nel doppio mi affiderei alla coppia Bolelli/Vavassori” ha aggiunto l’ex allenatore azzurro.
“Jannik ha sostenuto i suoi compagni senza prendere troppo la scena e ha dato un esempio a tutti i compagni. Lui è un ragazzo come si deve ed è stato importante che fosse lì in panchina specialmente quando ha giocato Berrettini, con cui ha uno straordinario rapporto. In questo tennis così fisico, Sinner fa la differenza per la sua capacità di mantenere lo stesso livello per tre o quattro ore. La sua costanza e il riuscire a giocare in maniera superlativa i punti importanti gli hanno permesso di diventare un fuoriclasse e il numero uno del mondo” ha chiosato Adriano Panatta.