Come passare dalla frustrazione al successo: parola di Nole.
Novak Djokovic parla in conferenza stampa prima della finale del torneo ATP 250 di Tel Aviv, spiegando come sia riuscito a ritrovare vittorie e lucidità dopo mesi di grandi difficoltà e soprattutto la prolungata assenza dal grande tennis.
“Penso c’entri molto anche l’ambiente in cui sono cresciuto. Da piccolo, negli anni ’90, ho vissuto la guerra e tantissime difficoltà in Serbia – ha ricordato Djokovic -. I miei genitori hanno affrontato grandi fatiche anche solo per trovare il modo di avere un pasto a cena. Poi mi sono innamorato del tennis, che non è uno sport economico, e la mia famiglia mi ha aiutato. Ma quando puoi vivere una vita simile, e sai che cosa significhi non avere niente, non puoi che apprezzarlo”.
Djokovic ha quindi ammesso di aver affrontato delle difficoltà anche dal punto di vista psicologico in questi mesi: “A livelli così alti, i momenti in cui si senti frustrato capitano. E a me è successo in questo periodo. Sono però contento di essere tornato a giocare come ho fatto qui, con il giusto equilibrio mentale per vincere. Sono venuto a Tel Aviv per giocare quattro partite in singolare, e così sarà”.